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08
aprile
2005
Psicofarmaci a chi ne ha bisogno, ai bambini istruzione




Di seguito un appello del gruppo Genitori e scuola che si oppone alla reintroduzione del RITALIN tra le medicine prescrivibili.Il RITALIN (oggi inserito tra le sostanze classificate come stupefacenti analogamente a cocaina, anfetamina, e barbiturici) servirebbe per curare la sindrome da iperattività (ADHD), una patologia che, secondo le statistiche del ministero della Salute, colpirebbe il 4% della popolazione in età pediatrica.
Per ulteriori informazioni andare a http://www.genitoriescuola.it/attivita/appelli/appello00.htm



Cari Genitori,
In questi giorni, diversi organi di informazione hanno riportato la notizia della reintroduzione del RITALIN tra le medicine prescrivibili.

Il RITALIN (oggi inserito tra le sostanze classificate come stupefacenti analogamente a cocaina, anfetamina, e barbiturici) servirebbe per curare la sindrome da iperattività (ADHD), una patologia che, secondo le statistiche del ministero della Salute, colpirebbe il 4% della popolazione in età pediatrica.

Genitori e Scuola sta seguendo questo tema sin da quando è stato avviato il progetto PRISMA, per determinare l'incidenza della sindrome da iperattività nelle scuole italiane.

NON VOGLIAMO CHE BAMBINI SEMPLICEMENTE VIVACI, O CON DIFFICOLTÀ D'INSERIMENTO, SIANO CONSIDERATI MALATI.

NON VOGLIAMO CHE GLI PSICOFARMACI SOPPERISCANO AD INTERVENTI DI TIPO PEDAGOGICO.

In questo numero della newsletter trovate alcuni documenti di approfondimento e il testo integrale dell'appello predisposto dal nostro gruppo di lavoro. Vi invitiamo a diffonderlo e, se lo condividete, a sottoscriverlo a questo indirizzo:


http://www.genitoriescuola.it/attivita/appelli/appello00.htm





Il testo dell'appello



PSICOFARMACI A CHI NE HA BISOGNO,
AI BAMBINI ISTRUZIONE


La somministrazione di psicofarmaci ai bambini può avere effetti
devastanti sulla loro salute, sulla loro crescita, e sul loro equilibrio
psicofisico.

Negli Stati Uniti la situazione è a dir poco allarmante: i bambini
diagnosticati come affetti da sindromi comportamentali e sottoposti a
trattamento psichiatrico-farmacologico per tramite della Scuola, sono
ormai
più di otto milioni e, in concomitanza con l'avvio di analoghi progetti
di psichiatrizzazione del disagio infantile, il numero di bambini
trattati con psicofarmaci sta rapidamente aumentando anche in Europa e
nel
mondo.
E' in corso una mistificazione delle percentuali di bambini che
realmente necessitano di farmaci psichiatrici, cioé, si rischia di
somministrare psicofarmaci anche a bambini semplicemente vivaci, o con
difficoltà d'apprendimento e d'integrazione sociale che niente hanno a
che
vedere con una effettiva patologia: in effetti, psichiatri, psicologi,
pediatri e pedagogisti sono fortemente critici quanto all'efficacia dei
test
utilizzati nella diagnosi dell'Adhd, che tendono a sovrastimare
abbondantemente la percentuale di bambini realmente affetti da questa
sindrome
comportamentale.
Tutti sembrano d'accordo, invece, quanto al fatto che la
somministrazione di psicofarmaci - per i gravi effetti collaterali che
rischia di
comportare - debba essere limitata a quei casi estremi di reale
necessità,
là dove i risultati delle pratiche alternative abbiano dato riscontri
negativi.

In Italia si è da poco concluso il Progetto Prisma, uno screening
comportamentale su oltre 10.000 alunni ed alunne delle scuole
dell'obbligo
volto a rilevare l'incidenza della Sindrome da iperattività e deficit
d'attenzione (Adhd): ma chi ci garantisce che in tale patologia non
vengano inglobati anche alunni vivaci o con difficoltà
d'integrazione?... Contemporaneamente è stato riammesso in commercio -
e tra i farmaci
della Fascia A, quelli a carico dello Stato - il
Metilfenidato-amfetamina (Ritalin), la sostanza più ampiamente
utilizzata nel trattamento
psichiatrico-farmacologico dell'Adhd.

Il programma di individuazione, diagnosi e psichiatrizzazione dei
bambini affetti da Adhd sta per estendersi all'intero territorio
nazionale
italiano, con ampio coinvolgimento delle singole istituzioni
scolastiche, delle Asl competenti e dei centri di cura o strutture
ospedaliere
abilitate al trattamento farmacologico dell'Adhd.

Considerato che

La Scuola svolge un ruolo educativo, fondamentale per i bambini e -
attraverso essi - anche per le loro famiglie;

Il ruolo educativo della Scuola è vincolato ai valori di utilità
sociale fissati dalla nostra Costituzione e al rispetto del diritto di
ogni
persona, ad una crescita sana ed equilibrata del proprio corpo, delle
proprie conoscenze e della propria personalità.

Tale ruolo non può prescindere dalla qualità del nostro sistema
scolastico nazionale; dalle risorse umane ed economiche impiegate al
fine di
prevenire o affrontare il disagio in tutte le sue forme, attraverso
interventi ambientali, didattici e pedagogici ampiamente sperimentati ed
efficaci.

Le famiglie e i genitori hanno il diritto/dovere di integrare e
coadiuvare l'istituzione scolastica nel proprio ruolo, di intervenire
nelle
scelte educative della Scuola anche attraverso i propri rappresentanti
negli Organi Collegiali.

Nella scuola si va affermando sempre più frequentemente il ricorso alla
medicalizzazione di bambini con difficoltà di apprendimento e di
integrazione, i quali potrebbero invece essere trattati da insegnanti
formati con una buona pedagogia scientifica.

Dichiariamo

Di essere assolutamente contrari al coinvolgimento delle nostre Scuole
nell'ambito di progetti di diagnosi psichiatrica e trattamento
farmacologico dell'Adhd o altre sindromi comportamentali.

Di appellarci al Principio Precauzionale, sancito dalle normative
europee e adottato dai singoli Stati membri.

Chiediamo

Che qualsiasi questionario, sondaggio, rilevamento, progetto inerente
le caratteristiche psicologico-comportamentali degli alunni e delle
alunne, promosso dalle Scuole dell'obbligo o da altre Istituzioni
attraverso di esse - ivi compreso il trattamento dei dati personali a
scopo
scientifico eventualmente introdotto nel portfolio delle competenze -
sia
sottoposto al parere e al voto dei singoli Consigli di classe e di
interclasse e vincolante ai fini della sua approvazione da parte dei
consigli Circolo/Istituto in tutte le sue fasi di realizzazione.

A tal fine chiediamo che la nostra scuola, nell'ambito della propria
autonomia, s'impegni ad inserire quanto sopra nel proprio regolamento, e
ad informare i genitori quanto ad estensori, scopi e finalità delle
iniziative specifiche che in tal senso essa intende intraprendere.





PER CAPIRCI DI PIU'




DIBATTITO SCIENTIFICO: DOCUMENTI

SALUTE MENTALE E POTERI DEL MERCATO di Agostino Pirella - Docente di
psichiatria, Università di Torino

ADHD, LA SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE CON IPERATTIVITA': GLI
INTERROGATIVI NON RISOLTI
di Carey William B., Clinical Professor of Pediatrics, University of
Pennsylvania
In quaderni acp - 2004; 11(6):236

REGISTRO NAZIONALE DELLA SINDROME DA IPERATTIVITÀ E DEFICIT DI
ATTENZIONE. Protocollo diagnostico, terapeutico e di follow-up
Istituto Superiore di Sanità Dipartimento del Farmaco/Agenzia Italiana
del Farmaco

Disturbo d'attenzione e iperattività DDAI/ADHD
Comunicato stampa dell'OISM-01.01.2003

PROGETTO PRISMA (progetto salute mentale adolescenti)
Irccs Eugenio Medea - Bosisio Parini (Lecco)
COS'E' IL METILFENIDATO (Ritalin) da Disinformazione.it

SCALA INSEGNANTI PER INDIVIDUAZIONE DI COMPORTAMENTI DI DISATTENZIONE E
IPERATTIVITÀ NEL BAMBINO
Modificato da: DMS IV APA 1995 e Scale SDAG Cornoldi, Gardinale, Masi,
Pettenò 1996




SITI CHE SI OCCUPANO DELLA QUESTIONE

Campagna Giu Le Mani Dai Bambini

OISM: Osservatorio Italiano Salute Mentale

AIFA - Associazione Italiana Famiglie ADHD

Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del CANCRO




APPELLI

RITIRO IMMEDIATO DEL RITALIN DAL COMMERCIO
Appello di Psichiatria Democratica e del Coordinamento Genitori
Democratici

NO AL RITALIN NEL MERCATO FARMACOLOGICO ITALIANO
Appello di Tiziana Biolghini contro la reintroduzione del Ritalin per
bambini

FERMIAMO QUELLA DROGA INFAME
Appello dell'Associazione per la ricerca e la prevenzione del cancro















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