Elementi di didattica
Quando, perché, come.
La pedagogia Steiner-Waldorf tiene in alta considerazione le tappe dello sviluppo fisico-emotivo dell'alunno e programma le attività didattiche in relazione alla maturità specifica di ogni classe. Materie quali la storia e la geografia, ad esempio, vengono realmente comprese solo quando il bambino ha una piena percezione spazio-temporale (9-10 anni).
Se i contenuti delle varie aree disciplinari vengono portati in anticipo rispetto allo sviluppo dell'alunno, anziché far nascere in lui forze di entusiasmo e partecipazione spontanea, possono creare difficoltà di comprensione, disagio o semplicemente non essere interiorizzate. Viceversa, se i contenuti vengono percepiti dall'alunno come troppo infantili oppure lo sottoimpegnano troppo poco, egli può palesare la sua insoddisfazione sotto forma di apatia o disturbo disciplinare.
I contenuti delle varie aree disciplinari, in particolar modo quelli che richiedono capacità di astrazione, vengono trasformati creativamente dai maestri e portati agli alunni in forma immaginativa-artistica, in modo che siano anche il piugrave; possibile vicini alla realtà concreta e vissuta dai bambini stessi.
Per gli alunni delle classi piugrave; alte diventa particolarmente importante il tipo di approccio all'area scientifica (geologia, astronomia, fisica e chimica, botanica, fisiologia): ogni materia viene vissuta in modo sperimentale e solo successivamente teorico. Il processo di apprendimento consiste in un percorso di sperimentazione, analisi, sintesi, che conduca l'alunno a giungere autonomamente alle conclusioni, alle leggi.

imgPed_01 Materia didattica come strumento educativo.
Tutto l'insegnamento ha sullo sfondo l'educazione alla socialità: si gettano le basi per le buone abitudini, si insegnano la cura e il rispetto per le cose, per le persone e per le attività vissute in classe.
In particolare, alcune materie educano il bambino alla percezione e all'ascolto (euritmia, musica e pittura), altre aiutano il bambino a sviluppare il suo senso del movimento, dell'equilibrio e la percezione dello spazio (disegno di forme, geometria, ginnastica, euritmia).
Agli alunni piugrave; grandi vengono riservate attività specifiche che possano avvicinarli alla comprensione della società contemporanea e suscitare interesse e apertura verso il mondo.

Insegnamento a "epoche".
L'insegnamento delle discipline di base viene impartito a periodi chiamati "epoche": fin dalla prima classe della scuola primaria, le discipline principali vengono proposte dall'insegnante di classe una per volta, nelle prime due ore della mattinata, per un tempo continuativo che va dalle tre alle quattro-cinque settimane (epoca di scrittura, di calcolo, di storia, di geografia, di letteratura ecc.).
Evitando la frammentazione dell'insegnamento, si favorisce in tal modo lo sviluppo della capacità di concentrazione, la comprensione, l'approfondimento, l'acquisizione e la padronanza da parte degli alunni dei contenuti proposti. L'esperienza anzi mostra che, dopo un periodo di riposo, le nozioni già acquisite riemergono con un livello di maturazione e di comprensione superiore a quanto prima conseguito.
Inoltre, nell'ambito di ciascuna lezione, ogni disciplina è proposta in modo che siano sviluppati l'aspetto operativo, quello affettivo-emozionale e quello cognitivo.
Dopo la "lezione principale" (l'epoca), nella seconda parte della giornata si alternano tutti gli altri insegnamenti: lingue straniere, musica, euritmia, tecnologia ed artigianato, esercitazione di matematica ed italiano, ecc.. Le attività e i contenuti svolti in queste discipline si integrano, laddove possibile, con le tematiche trattate nell'epoca in corso.

img_ped_04 Ambiente scolastico e materiali didattici.
Gli ambienti e i materiali didattici preparati dagli insegnanti e dai genitori, assumono un carattere educativo, formativo e sociale.
Il materiale didattico è scelto e preparato con criteri atti a favorire anche lo sviluppo sensorio e l'abilità manuale "fine". Partendo da materiali che appartengono alle esperienze manuali primarie dell'uomo (lana, cera d'api), via via che gli alunni crescono si cimentano alla trasformazione diretta di materie (creta, legno, metalli, pietra) che richiedono sempre piugrave; forza ed abilità anche nell'uso degli attrezzi specifici.
L'attiva partecipazione degli scolari viene sviluppata anche nella compilazione di appositi quadernoni, sotto la guida degli insegnanti, in cui confluiscono, anche in forma artistica, gli aspetti salienti dell'insegnamento. L'attività di stendere i quadernoni stimola la volontà individuale e personalizza lo strumento di acquisizione delle conoscenze.
Negli ultimi anni del ciclo questi quaderni di classe sono arricchiti da dispense, testi e materiale bibliografico, opportunamente scelti per rendere gli alunni sempre piugrave; autonomi e responsabili nello studio.

Feste nella comunità scolastica.
Molta importanza viene data, nella pedagogia Steiner-Waldorf, a tutte le occasioni di incontro dell'intera comunità scolastica, per esempio le feste stagionali e le recite teatrali. Inoltre, quasi ogni mese, le varie classi, dalla I all'VIII, propongono a tutti gli alunni della scuola rappresentazioni artistiche di vario genere (musicali, recitative, ginniche...), rendendoli partecipi del lavoro svolto nelle lezioni.
Tali incontri vogliono avere la funzione di sviluppare un sano senso sociale, creando nei presenti un vero interesse per l'attività e la creatività degli altri.
I piugrave; giovani, di fronte all'esibizione degli allievi piugrave; grandi, sono pieni di ammirazione e sentono che anche loro, un giorno, saranno in grado di fare altrettanto; i piugrave; grandi possono rivivere esperienze significative del passato.

Valutazione.
I genitori ricevono periodicamente una relazione che riguarda il comportamento e i progressi del bambino in ogni ambito: non si fa quindi una semplice valutazione di merito o di rendimento, ma si cerca di inserire questi aspetti come sfondo di una considerazione piugrave; generale dello sviluppo dell'allievo.
La valutazione è uno strumento che serve a monitorare i progressi del singolo alunno rispetto a se stesso, e non deriva dal confronto con gli altri alunni della stessa classe.
Nei primi anni di scuola, al bambino viene consegnata una breve storia o una poesia che rispecchi metaforicamente il suo carattere, i suoi talenti, le sue qualità e fornisca piccoli suggerimenti che in prospettiva lo aiutino a progredire.
Il documento di valutazione ufficiale, destinato nei primi anni solo ai genitori, viene condiviso con i ragazzi a partire dai 12 anni.


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